ESPERIENZE EMOZIONALI CORRETTIVE E AFFIDO FAMILIARE Il concetto di esperienza emozionale correttiva è stato coniato dallo psicoanalista Franz Alexander che aveva osservato come in terapia non fosse sufficiente raggiungere un grado di consapevolezza ed elaborazione dei propri nodi problematici. In altri termini per attivare un cambiamento duraturo era necessario toccare con mano, attraverso esperienze relazionali reali che le nostre credenze non avevano fondamento. In questo modo l’individuo giungeva ad avere una visione di sé e del mondo differente, più positiva ed equilibrata. Spesso il bambino accolto in affido porta con sé un bagaglio di vissuti pesanti e traumatici: ad esempio il bambino rifiutato dalla famiglia di origine tende a generalizzare tale atteggiamento e ad aspettarsi di essere rifiutato da tutti, sentendosi non amabile, non meritevole etc. . Nella famiglia affidataria, sia pure con una iniziale e comprendibile diffidenza, realizza che le cose possono essere diverse. Un atteggiamento caldo, accogliente, responsivo della famiglia gli consentono di sperimentare sensazioni diverse rispetto a quelle esperite in situazioni simili. Ciò provoca nel tempo una modifica nel mondo interno e relazionale del bambino che acquista gradualmente fiducia in sé e negli altri. In altri termini l’affido ha un potenziale riparativo rispetto alle pregresse fatiche di vita del bambino. Ci vogliono pazienza e perseveranza… ma quale gioia nel vedere il bambino sorridere alla vita e affrontarla con maggiore ottimismo e con una un’autostima più solida.