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IL CIUCCIO: UTILIZZO E COME TOGLIERLO!

I bambini possono usare il ciuccio come oggetto consolatorio fino a una certa età, ma non deve diventare l’unica soluzione che gli adulti propongono ogni volta che il piccolo mostri un piccolo disagio o una frustrazione. I bambini dovrebbero trovare negli adulti di riferimento un appoggio alla regolazione delle emozioni affinché non interiorizzino l’idea di non poter contare sugli altri ma dover ricorrere unicamente al ciuccio come se fosse un tappo per calmarsi all’istante. L’adulto può tendere ad ascoltare poco i bisogni e i messaggi del bambino/a e non abituarsi a decodificare cosa stia cercando di comunicare. Utilizzare il ciuccio come tappo emotivo per ogni segno di disagio potrebbe indurre il bambino/a a pensare che, quando non si sente bene a livello fisico e emotivo, può trovare sollievo nel mettere in bocca qualcosa. Ciò potrebbe indurlo, nel tempo, a usare il cibo (frequentemente i dolci o le caramelle) come pacificatore emotivo e inoltre rende più complesso toglierlo quando arriverà il momento perché non avrà sviluppato altre strategie per autoregolarsi se non il succhiare. È importante che noi adulti promuoviamo un uso ragionato del ciuccio e valutiamo in ogni situazione se questo rappresenta un’utile risposta al disagio del bambino/a. Magari potrebbe essere più indicato ricorrere ad altre strategie, come ad esempio: Proporre di fare un gioco insieme Proporre un abbraccio, una coccola Bere un bicchiere d’acqua Fare una passeggiata facendo dei respiri profondi Sosteniamo il bambino/a nella gestione delle emozioni con la nostra presenza amorevole e responsiva: consoliderà così l’idea di poter contare sugli altri per far fronte alle proprie difficoltà. Gli adulti devono rappresentare una solida guida emotiva per far sentire il piccolo al sicuro e orientarlo. Sono i genitori a dover essere pronti a superare il passaggio: servono pazienza, connessione emotiva, fermezza e perseveranza. La domanda che l’adulto deve porsi è: “Ci sentiamo di affrontare questo passo e sostenere anche il nostro bambino/a che sul piano emotivo potrebbe fare molta fatica, piangerà e protesterà?” È fondamentale fare tale passaggio in un momento in cui il bambino/a non sta già affrontando altri cambiamenti (cambio casa, togliere il pannolino, separazione genitori ecc.) perché l’abbandono del ciuccio rappresenta un momento molto delicato. Qualora i genitori non si sentissero pronti… è importante ascoltare sè stessi, i propri tempi oltre a quelli del bambino e laddove fosse necessario si può chiedere il supporto di un/una professionista. Buona avventura!!